lunedì 2 dicembre 2013

Benvenuto Dicembre.

Il mio blog ha messo il vestito delle feste, il Natale è dietro l'angolo, per l'appunto. E diamo pure il benvenuto a dicembre, il mese che ce lo porta. Quest'anno, pare sia arrivato gonfio di pioggia, piove da ieri, non che io abbia qualcosa contro la pioggia, anzi vi dirò, mi piace molto quando piove, per ragioni tutte personalissime e per ragioni pratiche, l'acqua fa bene, le piante bevono e anche gli animali, quelli randagi intendo, chissà forse bevono anche le persone, i clochard per esempio, raminghi e solitari sotto qualche ponte. La pioggia è una benedizione del cielo, ma ci sono rari casi in cui così non è, e sono quelle eccezioni che preferiremmo non si verificassero, in cui pioggia equivale a calamità naturale, in cui viene associata alla perdita, di vita, di speranza, di sicurezza, e l'allerta meteo di questi giorni ci ha messo addosso un pò di ansia, un pò di legittima agitazione, del resto si sa l'attesa di una previsione statisticamente attendibile può fare di questi effetti.  
Ora il cielo è plumbeo e denso di nuvole, e di certo non lascia presagire il sereno. Anzi, a dire il vero, mentre scrivo, piove, un pò come ieri, la pioggia cade a intervalli, fitta, è tutto un vociare, ha la voce grossa la pioggia e si spera che smetta. Proprio ieri facevo un'osservazione, la pioggia fitta mette a tacere i pensieri. Dicembre e' un mese ricco di cose, forse troppe, troppo rumore intorno, luci, addobbi, tutto è necessariamente in festa, ma magari non è proprio sempre così, anzi. La corsa all'albero, per esempio, i nuovi addobbi, questa frenesia nell'aria e magari tu l'albero non l' hai nemmeno ancora fatto, e poi chi l'ha detto che lo spirito natalizio sia in queste cose qua. Forse, quando eravamo piccoli, c'era davvero quell'attesa, cominciava da Dicembre, io personalmente ho scritto lettere a Babbo Natale fino all'età di 16 anni, chiedendogli una lista lunghissima di cose improponibili, scrivevo, imbucavo e speravo, eppure sapevo bene già da un pezzo che non esisteva sto buffo vecchino grasso e goffo con la barba, però mi piaceva crederlo, e mi piaceva credere che stesse davvero provvedendo a rendermi felice. Ora ci pensi da sola a provare a renderti felice, ci possono pensare le persone intorno a te, più o meno, ma la tua felicità dipende solo da te. Per essere felice devi mangiare cose buone, pensare cose buone, vivere cose buone, cose sane e lasciare da parte quello che già sai che non è sano e non è buono, in altre parole devi volerti bene per essere felice e smettere di girare e girarti in tondo. Eh a parole siamo maestri con i fatti ci perdiamo in gineprai senza uscita, e il Natale mica ci aiuta in questo, anzi, sono dell'avviso che il Natale amplifichi di molto la nostra dimensione umana, è come se fuori dalle feste, quello che siamo e che viviamo se ne resti bel bello nel suo angolino all'ombra, poi per le feste si accende un bel faro dritto sulla tua dimensione umana e disagi, solitudini, cure, bè hanno una bella amplificazione, di botto così di volata da 1 a 10, in un baleno, come sulle montagne russe, solo che non ci volevi salire, e quindi visto che sono queste luci esterne che si proiettano su di te, tu vorresti andare li e spegnerle tutte. Cioè non che io voglia fare la guastafeste, ma voi ditemi un pò dov'è che sta scritto che a Natale una deve necessariamente stare a 1000, no grazie, io mi limito a starci, punto. Questa forma di indiretta amplificazione mi spaventa un pò, e poi non parliamone proprio della sigla " E' Natale e a natale si può fare di più, è Natale e a Natale si può dare di più".. ma cosa vuoi fare a Natale che negli altri giorni non fai, cosa vuoi dare che negli altri giorni non dai?.. Bè magari sto un tantino messa meglio di chi ascolta sta sigletta e apre i rubinetti, non sta ancora accadendo per il momento. Insomma mentre l'anno scorso ricordo che postai un pezzo su un social network con una foto con tanto di balcone con su scritto " Buon Natale un cazzo", quest'anno mi pongo su una moderata via di mezzo, niente perbenismo finto a tutti i costi, che poi magari sarà questa la visione matura del Natale, poi una cosa fantastica c'è, quest'anno è il primo Natale del mio blog, il suo primo Natale, bè è un evento da " rosso sul calendario". Poi comunque diciamo che queste sono solo le prime acerbe impressioni, in fondo siamo solo al 2 dicembre, fino al 25 terrò ben dritte le antennine, come le renne di Babbo Natale.

 

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