mercoledì 25 gennaio 2017

C'è la neve e poi le cose che non cambiano.

Questo è quell'angolo virtuale di mondo dove tutto sembra funzionare, non c'è stata la neve, il terrorismo, il terremoto. E' un angolo di evasione dalle brutture del mondo, dalle brutture dell'animo umano. Non vi ho abbondanati!!! Lo so sono imperdonabile non scrivo da mesi e a dire il vero mi manca farlo, ed è forse per questo che stasera abbandonando ogni altro onere, scadenze, scartoffie, palestra, due righe ho davvero voglia di dedicarvele. Sono impegnata in un altro progetto di cui non dico nulla per scaramanzia, ma ha a che fare comunque con la scrittura, con l'inchiostro.
E' come se avessi dormito e poi mi sono svegliata che è gennaio, quasi la fine di gennaio. La neve l ho vista dalla finestra, o meglio, ho aperto la porta d'ingresso di casa mia. Si perchè vi siete persi un passaggio, pare che adesso abbia una casa mia e un gatto che si chiama Mia. Lo so sono ripetitiva ma a volte pare essere necessario. Mia non è un gatto e basta, è una creatura meravigliosa che l'Universo mi ha concesso di incontrare e di vivere, perchè fidatevi c'entra sempre l'Universo quando incontri qualcuno così speciale e lei lo è in tutto quello che fa e anche in tutto quello che non fa. Non ho mai pensato a un nome diverso da darle, da quello.
Dicevo che la neve l'ho vista, ed era bianca, era densa, copriva come un piumone di quelli di piuma d'oca bianchi e gonfi, la vegetazione, le macchine, le case, le cose, le persone, solo che il piumone è caldo, la neve è fredda, ti gela le mani, e se la stringi tra le dita si infeltrisce come un maglione che metti in lavatrice e ti sembra essere d'improvviso diventata ghiaccio. Non so voi, ma io la vorrei calda la neve, come la panna montata, però calda, che si scioglie tra le dita. Avevo la febbre in quei giorni, ma ho spalancato le porte di casa per vederla, perchè i miei occhi venissero contagiati da quel candore, perchè quando la neve ricopre qualcosa, quel qualcosa diventa magico d'improvviso. Quella era una neve buona, che non ha ferito, non ha ucciso nessuno. In Abruzzo c'è la neve matrigna, che ha ucciso, ferito, e poi c'è il terremoto.  Perchè a volte la terra riesce a tremare così forte che tutto intorno crolla, crollano le case, e crollano le vite della gente, e le speranze, e la gente muore, e quella che non muore perchè non smette di esistere fisicamente su questa terra infida, bè muore dentro e vede la morte intorno. Non so cosa è peggio!
E mi pare che in questi mesi, neve a parte, che per noi del basso Salento è stato un regalo arrivato dopo Natale, fuori tempo massimo, ma gradito, perchè affondare le mani e i piedi nella neve, anche se sotto hai due strati di panni, i calzettoni termici, gli scarponcini, i mutandoni di lana, ed altri ed eventuali equipaggiamenti, bè è un'esperienza interessante. ma meglio che duri solo 3 giorni, o forse saranno anche troppi!... Ecco riprendendo il filo di un discorso interrotto da una involontaria digressione, come spesso, sempre o quasi, mi accade, dicevo che non è cambiato niente.
Mi riferisco all'ultimo attentato terroristico, che palle sto terrorismo, quanto vorrei non sentirne più di notizie dal terrore.. allora si che cambierebbe qualcosa davvero, ma la gente muore ancora e l'intelligence sta a guardare, non riesce a prevedere o a sventare l'attacco del terrore, e quindi un camion si ostina in una corsa cieca sulla folla nel bel mezzo di un mercatino di Natale a Berlino. Vaffanculo, e la gente cade per terra, come birilli, solo che non siamo in una sala da booling. E allora Vaffanculo ancora e Vaffanculo.
E quindi ricapitoliamo. La neve, il terrorismo, il terremoto, ah per non parlare della fobia Meningite, i mass media ci hanno tartassato le palle su casi del genere, e quindi la corsa al vaccino e quindi l'aspro dibattito delle correnti di pensiero opposte, vaccino si, vaccino no. Pareva quasi una sorta di business tipo la mucca pazza. Forse prima la gente moriva uguale ma non lo sapevamo.
Sono cinica?.. Può essere!!!
Ah sono andata al cinema a vedere l'ora legale. Bel film, ben costruito, ironico ed esilarante senza apparire scontato o banale e con una morale quasi urlata in ogni scena con una tale efficacia da apparire quasi spietata. Il popolo non li vuole gli onesti, vuole i ladri. L'onestà ha un peso di responsabilità scomodo. Ho riso troppo, forse sarei voluta stare più comoda, tipo su una poltroncina del the Space e invece sono andata al massimo, cinema, intendo, dove non la puoi incastrare una bottiglietta d'acqua negli appositi spazi adibiti poggia vivande, perchè non ci sono, quindi l'ho poggiata per terra e poi con qualche involontario calcio avrò fatto dissetare qualcheduno dei sedili più avanti. Ho fatto beneficienza d'acqua. Comunque l'ora legale è un bel film. giuro!
Poi la storia della raccolta differenziata dei rifiuti, bè raccontata benissimo con immagini che nulla davvero lasciavano all'immaginazione, anch io avrò fatto una roba del genere, tipo chiedermi dove devo buttare un tovagliolo sporco di sugo!?!... ma di certo per disperazione non ho mangiato la buccia dell'anguria con la maestria e la disinvoltura di Ficarra.
Vabè proprio niente pare cambiato. L'onestà poi quella anche meno.