giovedì 13 febbraio 2014

Gli ingressi nel cuore.


Il cuore non è solo un muscolo sito al centro della cavità toracica che pulsa e ci tiene in vita. Il cuore è un posto speciale dove entrano e si fermano, forse,  delle persone che a dispetto del tempo e delle distanze reali o fittizie vi restano, è un luogo per così dire d'elite, dove una volta che ci entri, ne esci difficilmente.
Ma come si fa ad entrare nel cuore della gente? Non c'è una risposta a questa domanda come non c'è un modo univoco per entrare nel cuore di qualcuno e fermarsi. E' un viaggio a discrezione, non ci sono copie, ha un'impronta di unicità. Dipende. Può essere il risultato della continua presenza di una persona, del contatto fisico, di viversi così a stretto contatto da sentirsi parte dell'altro. E poi possono essere solo  piccoli gesti, come carezze che uno da all'altro, gesti di bene che partono da dentro, che uno fa con tutta la spontaneità del mondo perché c'è un interruttore piccolissimo che scatta e fa quel "click". La partenza è in quella stretta di mano o nella  solita e sempre d'effetto frase di esordio del mondo " tu come stai" che sottolinea un abbraccio, un pensiero. Sono come piccoli semi che il contadino lascia cadere nei solchi di terra rossa. Sono la cura, la dedizione, il tappetto d'ingresso del cuore, è un processo che non va cercato, che è spontaneo, quasi selvatico. Mentre vivi la tua vita, ti accorgi che il tuo pensiero si ferma su delle persone ed è dimentico di altre, mentre ti lasci assorbire dalla tua quotidianità qualcosa dentro resta e te la ritrovi lì con tutta la sua forza.  Io non ci credo al gioco dei ruoli, alle tattiche, alle prese di posizione, ai sotterfugi, credibilità zero. Io credo invece, che proprio le relazioni personali, intime, dovrebbero distoglierci dalla fatica del quotidiano, proprio quelle dovrebbero essere autentiche, uno specchio in cui riflettere se stessi. Gli ingressi nel cuore sono lenti, sono come piccole gocce che poco a poco riempiono un vaso, e quelle gocce sembrano non avere consistenza o peso, finchè un giorno a caso vedendole tutte insieme ne capisci a un tratto l'importanza e di quel vaso cominci ad avvertire un naturale bisogno. In questo muscolo che pompa indisturbato si fermano le emozioni, lui lo sa come ti fa sentire in alcuni momenti, lo sa solo lui e te lo comunica anche piuttosto bene con le mani che sudano e il battito cardiaco accellerato e la salivazione che si asciuga in bocca, la comunicazione dell'effetto giunge istantanea come un messaggio tutto privato che ti tocca. Sono giunta a  pensare che l'unica cosa al mondo di cui non ci si debba dar pensiero sia propria questa qui, gli ingressi nel cuore, sono così naturali, spontanei, sono come fiori selvatici che possono spuntare ovunque,  anche a ridosso di una montagna rocciosa. Domani si festeggia per così dire "l'amore". Io ho un mio personalissimo punto di vista su questa pseudo celebrazione che magari non è condivisibile, per il semplice fatto che se c'è questo intruglio di magia, bè andrebbe bevuto tutti i giorni, perché credo che nulla al mondo più dell'amore abbia un senso e che nulla ci distolga e sollevi dall'incertezza del vivere più di questo benefico intruglio. Quindi saziatevi d'amore come fosse pane. Buon S. Valentino a tutti da Voglie Letterarie.