martedì 18 agosto 2015

La cellufemminite.


Sospiro di sollievo, scrollatina di spalle. Cara la mia femmina sei fuori dal tunnel! La prova costume è andata e anche per quest’anno te la sei cavata, quasi a buon mercato. Hai usato tutte le creme e pozioni esistenti sul mercato, in rima con le possibilità del tuo portafoglio, ogni mattina che si rispetti hai rifilato al tuo stomaco, che ormai grida pietà, quell’intruglio benefico, pare, di acqua tiepida con limone e zenzero, che poi sto zenzero, devi comprarlo sempre fresco, tipo ogni 2 barra 3 giorni o ti si avvizzisce nella dispensa e perde il suo magico effetto! E poi vediamo, finiti quei mesi di palestra, dove per tre giorni a settimana hai seguito il programma stilato per te dal tuo personal trainer e hai fatto scrupolosamente quegli esercizi che mentre li facevi, in quel preciso istante, una vocina, forse proveniente da quel neurone più esposto, imbevuto fradicio di endorfina, suggeriva, “ minchia st’estate avrai un fisico da urlo”, poi proprio così non è stato!!! E allora un altro neurone, quello a cui le endorfine che ti sei sparato gli fanno un baffo, bè sai lui ama la pizza, il pane, la pasta al pomodoro, le focacce della mamma, e le frittate di verdure, e i formaggi, bè quel neurone lì si lascia fare il cazziatone dal collega, e ti urla “ suggeriscono dalla regìa, “ ma se dopo 2 ore di palestra ti spari la pizza, il pane o la piadina romagnola, che t’aspetti”?? Ecco il nocciolo della questione è che finchè in te sarà acceso sto dibattito, finchè nella tua testa se la giocheranno ad armi impari sti neuroni di razze diverse, bè sognatela la fisicata da urlo!!! O segui gli esercizi, vai a correre e mangi frullati di frutta e verdure, verdure al vapore e riso e sushi, manco fossi approdata forzatamente sull’Isola dei diversamente famosi, e allora dopo un anno intenso la fisicata ti da il benvenuto facendoti un bel ciao con la manina, oppure bè devi accettare le conseguenze della tua dissoluta condotta. Un ventre piatto, non tanto piatto, perché durante il lungo e freddo inverno, te sei fatto un po’ di bicchieri, e ci siamo capiti che non intendiamo la collezione di quelli vuoti, no ma solo un drink il sabato, giusto un negroni sbagliato, na birretta, e però la birra ti piace e quanto ti piace e scende giù che è un piacere, e quindi perché privarsene? Tanto poi vado a correre, vado in palestra!!! No! No pain, no gain. Sante parole. A stecco, non si mangia! Poi la domenica a pranzo, bè viene la tua nipotina a mangiare con te, e alla piccola piacciono le patatine fritte e l’alibi è bello che pronto. Mamma quelle patatine e chi le ha inventate, santo subito. A me piacciono quelle belle carnose, la carne di patata è troppo buona, soffice e burrosa, le tieni nell’olio quanto basta e poi le asciughi ben bene e l’ultima strizzatina nello stomaco. E passi per la patata. E la nutella? Che mondo sarebbe nei lunghi e tempestosi inverni senza nutella?.. Ci sono quei pomeriggi d’inverno dove sostituisce la dieta mediterranea. Poi però da maggio in poi ti fai l’abbonamento alle carote, che pensi che da li a poco ti spunteranno i peli su tutto il corpo e lunghe orecchie da coniglio, e quindi dalla patata passi alla carota, cruda, centrifugata, grattugiata, poi associ i caroselli e da maggio in poi pensi che quando metterai piede su una spiaggia vicino alla battigia anche i pesci usciranno dall’acqua per farti la hola!!! Ciao proprio! Non vedrai manco un pescetto. Insomma mia cara femmina o mangi o sudi, e se sudi bè devi mangiare rigorosamente bene, ma tu vuoi mettere quella gioia esagerata che provi mentre addenti un rustico che trasborda di mozzarella, besciamella e pomodoro, così caldo e godereccio, che mentre lo divori pensi che il Padreterno ti ha concesso altri 10 anni di vita a gratis. O quel paninazzo dal camioncino, che divori a morsi golosi senza concederti tregua e dopo pensi Dio esiste ed è qui!.. Io bè care femmine del pianeta a tutta sta roba qui non so se posso rinunciare. Poi arriva quel neurone sparuto, che ti ripete “ devi bere tanta acqua”. Parliamone! Io appartengo alla categoria che se bevo tanta acqua, vuol dire che una bottiglia di 2 litri l ho finita in 2 giorni. Mi sembra quasi na prescrizione medica, dovrei educarmi a bere acqua, poi però mi chiedo, devo sforzarmi a fare qualcosa di così naturale che però per me naturale non è? E perché mai? Io quando bevo l’acqua, lo faccio con moderazione, non lo so, non mi piace il sapore che ha, non sa di niente. Ho quasi paura di annegare le creature dello stomaco e vado adagio, molto adagio. Fatte salve delle eccezioni, sono nel deserto, è estate e bevo a canna dal frigo come se non ci fosse domani. Ma la prescrizione corretta pare sembri suggerire che l’acqua devi berla sempre, ogni giorno almeno 1 litro o 2. Non ce la faccio proprio, però vabè la sostituisco con la birra, i succhi di frutta, le tisane, il vino. Non sarà acqua, ma sempre roba liquida è! Poi una si chiede pure, perché sul suo culo e sulle sue cosce abita un inquilina un poco indesiderata, la ritenzione idrica, alias quasi cellulite, alias la cellulite. Sono certa che dopo aver udito questa parolina qui, care le mie donne del pianeta, siete tutte o quasi sull’attenti, vabè eccetto per quelle stronze, che anche se non bevono acqua, non vanno in palestra, non vanno a correre e mangiano chilometri di schifezze, non ospitano questa bestiolina qua. Perché ci sono, ebbene si, ci sono quelle donne che è inutile mettersi dietro una lente di ingrandimento, non ce l hanno sta roba qua che infesta culi e cosce. E non c’entra mica l’età! E’ proprio na roba genetica, da albero genealogico, mia mamma ce l’ha, io ce l ho. Mia zia no. Cazzo potevo prendere da mia zia. Mi fa sorridere un sacco, la storia dei fanghi e delle creme, una si spende un po’ di euro in sti prodotti qui e pensa che la cellulite è debellata. Si ciao proprio. E vai di domo pack, ti incarti manco fossi na gelatina o un cioccolatino ripieno di fango. Friggi un po’ o congeli da siberia, quindi o stai all’inferno coi tizzoni al culo o al polo nord coi geloni al culo e dopo il sacrificio, bè sono migliorata eh, pensi. Oppure ti stendi sul letto, nuda come una lumaca senza bava, e ti cospargi i punti critici di crema miracolosa, e fai dei movimenti circolari dal basso verso l’alto tra culo e cosce, che a un certo punto ti si rincoglionisce la mano, il cervello tanto se arrivi a fare na roba del genere è già andato. Insomma tutti sti rimedi fai da te, per non parlare degli intrugli, delle compresse di sant’ ananas cell, rimedi palliativi, cazzate. La verità è una sola, se la cellulite decide di puntare il tuo culo e le tue cosce, arrenditi, ma che si tratti di una resa intelligente, quindi la ferma consapevolezza che ce l’hai, che non è colpa tua, che i tuoi avi ti hanno fatto un regalo indesiderato, che in fondo puoi anche amarla, come quella parte sopraggiunta di te e riderci su e sentirti bella e sexy anche se ce l’hai. Ce l'hanno tutte, ce l'ha Scarlett Jhoansson che io la vedo e penso a quanto è bona, sensuale e figa, e sono una donna, ce l ha, ci sono foto schiaccianti che lo documentano. Che poi parliamone, per alcuni uomini la cellulite è figa, li arrapa inevitabilmente. La cellulite fa femmina in barba a chi non ce l’ha. Questa è la mia teoria la cellulite è femmina, quindi proporrei un cambio di nome istituzionale, " la cellufemminite" e quindi quella marcia in più, quel non so che di sex-appeal tutto naturale in baffo al botulino e alle punturine dell'eterna giovinezza, alle liposuzioni. Lipo è bello! Quindi basta nascondere la vostra amica con gonnellini, slip extralarge, mutandoni che vi incartano, pareo, perchè voi non lo sapevate a cosa servono sti pareo? A celare la cellulite.  Non ti senti col culo apposto e ti soccorre Mr pareo, la soluzione ad ogni insicurezza da lato b. Comunque basta a tenere sto culo fisso sul telo manco lo avessi attaccato con l'attack o fissato con un chiodo, non mi giro di culo così non si vede. ma giralo sto culo al sole, che poi se ci pensi che tu abbia un pò di sana cellulite al culo è niente rispetto a chi la cellulite ce l ha al cervello. Quindi care femmine del pianeta guardatevi le natiche e le cosce e se ce l'avete sta cellufemminite sentitevi tanto Femmine.