domenica 27 aprile 2014

Storia di un cane e un pappagallo.



Oggi Voglie letterarie si sveglia sotto un caldo sole, un profumo di sugo della mamma che arriva a solleticarti il naso e risveglia il gusto, con un cane vecchio, forse stanco ma che conserva ancora il brio e lo smalto di un leoncino, raggomitolato sull'uscio della porta e avido di cogliere i primi tiepidi raggi di sole per lasciarsi scaldare il vellutato manto, e un pappagallo curioso che ormai svezzato si gusta i suoi semini golosamente da quasi adulto indipendente. Convivono. Un cane e un pappagallo, chi ci avrebbe mai creduto! Quando il pennuto new entry ha fatto timido ingresso nella vita di Voglie, bè qualcuno ha tenacemente rivendicato e difeso la sua pol position affettiva, tanto da farsi venire i mal di pancia e farla correre dal veterinario, ora invece il pennuto Romeo va anche in groppa al leone che avanza un pò infastidito, ma pare che la convivenza funzioni. Eppure chi ci avrebbe scommesso, mi ero già figurata di rinunciare ad uno dei due, e sapevo già a chi. A volte mi sembra di avere una piccola fattoria, specie all'inizio quando dovevo necessariamente badare osservando orari precisi ad un acerbo pappagallino, e monitorare con cura certosina le recite di abbandono e morte apparente del padrone di casa, malato sì, ma di gelosia cronica. Ora mi godo però il canto di un usignolo, che spesso quando sento cinguettare mi vien voglia di iscrivere ad una gara di canto per pappagalli, chissà se ce ne saranno in giro, e invece il presunto acciaccato padrone di casa si è ripreso alla grande e si gongola al sole. Convivenze. Basta mediare in fondo, smussare le gole aspre per godersi poi le cose. Tutte le storie che siano di cani e pappagalli o uomini hanno bisogno di tempo, magari di attacchi e cautelari distanze e naturali riavvicinamenti. E' bello scoprire che da un aspro scontro può venir fuori dopo fisiologiche tappe di rifiuto e accettazione una pacifica convivenza, ognuno ha i suoi spazi, e rispetta quelli dell'altro, e poi sorprendentemente si cercano. Il pappagallo al passaggio felpato del padrone cinguetta ripetutamente e lui si avvicina alla gabbia e lo annusa affondandoci il nero tartufo. C'è un inizio, un maturato inizio, ora si cercano dopo aspri scontri e tentativi voraci di eliminazione ( in questi casi si sa vince quello dalla stazza più grande). Osservare come da una vetrina lo svolgersi di un rapporto, da un non so che di visione oggettiva dei meccanismi di interazione che interessano le specie. Non so vedere da qui ad occhio nudo se si ameranno, ovviamente non nel senso biblico del termine ( sarebbe logisticamente una storia impossibile), insomma se si prenderanno, godendosi l'aspetto puramente platonico del rapporto, questo non lo so capire, troppo presto per decidere se si tratta di una storia impossibile, ma è una storia.

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