mercoledì 15 giugno 2016

Le Matrioske.








Siamo tutti uguali. 
Uguali perchè abbiamo carne che ci ricopre, ossa che ci tengono in piedi, abbiamo oceani di sangue ripartiti in rivoli di arterie e vene, abbiamo un cuore con un battito, abbiamo un cervello. Siamo esseri perfettamente funzionanti, nella maggior parte dei casi. Siamo tutti uguali, stessa struttura, stessa composizione, apparteniamo agli umani. E invece siamo tutti diversi. Siamo unici. Nell'intero universo mondo non c'è davvero nessuno che somigli a qualcun' altro, non c'è davvero nessuno che somigli a te. 
Siamo umani con un marchio di unicità, siamo sistemi unici e meravigliosi, complessi, o semplici, ma sistemi. Qualcuno muove le dita in un modo, quando ride fa quella strana fossetta sotto il mento, quando è triste o accigliato corruga la fronte e gli si aprono autostrade di rughe che lo percorrono. Nel modo di camminare, nel modo di muoverci, nel modo di ridere, nelle mani, nel modo di vivere, siamo esseri unici. Ognuno di noi è un mondo, un mondo che ha tanti mondi nascosti. Tanti strati di pelle. Un pò come le cipolle, se le scopri troppo, se le sbucci strato a strato, fanno piangere. 
Siamo come le matrioske, queste bambole russe che come scatole cinesi da collezione, di grandezza crescente, vanno a calzare perfettamente l'una nell'altra. Questa bella bambolina con la faccetta dolce, dipinta ad arte, racchiude in sè tante altre piccole bamboline via via più piccole, fino a quella minuscola, alta quasi un pollice. che sta in fondo e rappresenta il seme. E' risaputo dalla cultura generale che ogni matrioska contiene figure di tutti i tipi, donne, uomini, bambini, ed anche emozioni, come il bene, il male, la paura, il dolore, la gioia. La matrioska contiene tutto in uno spazio che occupa solo un posto all'apparenza. Tutti i pezzi restano nel grembo ed è per questa ragione che rappresenta come un cerchio magico che si apre con un pezzo chiamato " madre" e si chiude con un pezzo chiamato " seme". E' il simbolo della fertilità, della famiglia, della generosità come del resto qualunque figura materna. La sua corpulenza ricorda gli artefatti dell'arte antica, dalle veneri paleolitiche ad alcuni giocattoli orientali.
Ecco secondo me ognuno di noi è una matrioska. Con questa faccia bella e dipinta, che non tradisce imperfezione, con un sorriso finto, che occupa un solo spazio, quello di una donna in piedi. Ma quante matrioske si incastrano in quella donna?... Vive un rapporto tra microcosmo e macrocosmo, il principio e la fine, l'Alfa e l'Omega. L'io è molteplice. Ognuno di noi è una summa di tante cose, noi vediamo coi nostri occhi quello che appare in evidenza, vediamo la matrioska grande, quella che si regge in piedi in un unico spazio, poi però i comportamenti della gente, i fatti della gente, lasciano intravedere tutte quelle fottutissime matrioske incastrate perfettamente. Perchè nel tempo, crescendo, facendo esperienza, rapportandoci con la gente del mondo, cresce dentro di noi sempre più una consapevolezza maggiore di ciò che siamo, di ciò che non vogliamo, di accogliere ciò che pur scomodo ci viene a trovare. Ed è così che incastriamo una ad una, perchè diventiamo abili cesellatori, incastriamo una ad una piccole parti di noi che ci compongono, stando attenti a non fare intravedere le matrioske più piccole che stanno dentro, nascoste, giù più in basso, e che però fanno parte di ciò che siamo. La paura, le emozioni che rifuggiamo si depositano lì, come detriti sul letto di un fiume, le lasciamo lì queste emozioni scomode, perchè nessuno le veda, perchè se riuscisse a vederle, diventeremmo scomodi, meno perfetti, e rischieremmo di essere rifiutati. Ma questo è quello che ci illudiamo di pensare e basta. Perchè poi inevitabilmente le piccole matrioske, che abbiamo abilmente incastrato, qualcuno ce le smonta, come se conoscesse i tuoi meccanismi, un pò come quando pensi di essere invincibile, di non poter soffrire più, di non poterti innamorare più, e invece arriva qualcuno che non ti aspetti che disinnesca le tue difese, che ti scopre strato a strato. E lì le tue matrioske te le vedi tutte insieme come il collage della tua vita nascosta. 
E in fondo che male c'è, capita. Tu stai attenta a non mostrarti, dici e non dici, fingi, ti proteggi, chiami in soccorso la matrioska di facciata e ti ripeti che è tutto apposto, che nessuno ha toccato veramente le tue paure, che nessuno ha visto quelle parti fragili, che nessuno ha capito cosa ti abita veramente dentro. Più soffriamo nella vita di tutti i giorni, nelle storie di tutti i giorni e più collezioniamo matrioske via via più piccole, per nascondere noi stessi sempre più giù in fondo, e releghiamo a chi ci incontra solo pezzi depurati e confezionati ad arte di quello che non siamo. Poi però qualcosa, un incontro che non ti aspetti, qualcuno che forse ti sfiora appena, senza toccarti davvero, perchè tu non ce la fai a permetterglielo, o il discorso di un passante, qualcosa, un emozione, una parola ti si infila attraverso tutti gli strati di pelle che hai, quasi conoscesse la strada che porta alle tue paure, affonda le mani nelle tue matrioske e le smonta, qualcosa o qualcuno che forse non ne è nemmeno consapevole, certe cose capitano, come la pioggia col sole, qualcuno ti scopre strato a strato, fino al tuo seme. Ed è li', proprio lì giù in fondo che sei vera, che sei veramente quella che ti abita. Voglie vi consiglia di tenervele le vostre matrioske. Vi aiutano, vi proteggono, vi evitano di soffrire, un pò come quelle parti stronze che sbucano all'improvviso, e quindi vi sentirete sempre più forti e meno vulnerabili, vincenti, ma vi evitano anche di avvicinarvi a qualcuno e in tutta semplicità di amarlo. Perchè io penso che possiamo concederci anche il lusso di amare qualcuno, qualcuno che non ha forse niente di speciale, ma che lo è solo per noi, anche tenendoci dentro le nostre matrioske, finchè forse smetteranno di avere potere. Bukowsky il dannato, lo sboccato, l'uomo, lo scrittore, conoscitore dell'animo umano, e delle umane fragilità e debolezze, chi più imperfetto e fragile di lui,  diceva : " Drink from the well of yourself and begin again!!!

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