lunedì 20 giugno 2016

Gioca a jenga e lassa fare!


Cioè datevi na regolata co sti rapporti ragazzi miei !!! Non si può più sentire, pare quasi un bollettino di guerra senza morti, che poi i morti ci sono davvero, perchè le persone che vengono fuori da queste guerre personali, da questi disastri emotivi, sono gente viva solo all'apparenza, dentro sono morti che camminano. 
Intorno a me, è quasi un mese, che sento di storie che finiscono dopo poco, dopo anni, dopo 4, dopo 10, dopo 2, dopo 5! Di amori in corso incontro ad elettrocardiogramma piatti.
Tanta amarezza, tanta tristezza, tanta delusione, sentimenti che ammalano l'anima, gelano gli entusiasmi, terrorizzano di paura, ci fanno chiudere in noi stessi a doppia mandata, ci fanno smettere di credere che forse, ancora, possiamo tornare nuovi, possiamo amare, che è la cosa più semplice di questo mondo, è come un' addizione che fa 1+1 = 2. 
Un'addizione che noi complichiamo innestandoci su proporzioni, serie numeriche, strane sequenze matematiche incomprensibili, perdendo di vista solo e unicamente un' addizione semplice semplice. Ma dico io no?.. Già di per se la matematica è un casino, una volta tanto che vi capita un compitino semplice semplice come n'addizione, e non siete contenti?!! 
Quando anche il nostro Papa è arrivato a dire, piuttosto che fare disastri, evitate di sposarvi e andate a convivere, bè è chiaro che siamo alla frutta o magari già al dessert. 
Lo condivido a pieno il messaggio di Papa Francesco, Lui dice meglio fare rodaggio, imparare pian piano a gestire una convivenza, a capire se ci si può incastrare insieme, capire se ci si può assumere delle responsabilità, un impegno. Ma Papa mio, ma quale impegno, oggi la gente vede come un impegno anche il fatto di fare un pezzo di strada con qualcuno, che a un certo punto cambia rotta, le strade possono essere tante, la paura resta la stessa. Oggi imperversano i rapporti usa e getta, oppure vanno di moda gli esperimenti, proviamo e vediamo che succede??.. Disastri succedono, credete a me. Succede che uno lo sa già se tu gli piaci o no, se vicino a quel mi piaci campeggia anche un " abbastanza". Lo sa già, non ci prendiamo in giro, è chimica, passione, intesa, feeling, aver voglia di fare un passo, un gesto, di fare senza sentire quel senso di dover fare, che in questo campo qui, proprio non ci siamo. Ma come diavolo è che i nostri nonni avevano le idee così chiare, senza neanche portarsi a letto nessuno. Resta un mistero, o forse un assunto che ha dell'ovvio. Rifletteteci!!! 
A volte ci capitano tra le mani delle cose preziose, e forse tanta è la voglia di tenerle strette tra le dita che perderle è un attimo. Siamo degli infiniti casinisti, siamo analfabeti, non sappiamo leggere quasi mai cosa davvero ci abita in fondo al cuore, o forse preferiamo non farlo, diventa più comodo così. E funziona che un minuto prima avevamo qualcuno da incontrare per una birra, per una coccola, per uno scambio semplice, e poi un minuto dopo a quel tavolino ti ritrovi da solo a indagare nelle occasioni perdute. Basta così poco per tenersi qualcuno, solo che l'orgoglio ci fotte sempre.
Io di Voglie, però credo in una cosa e ci credo fermamente, finchè vivi e basta e ti affidi al " lassa fare", le cose si spiegano naturalmente, un fiore non fa niente, non pensa, non si complica l'esistenza al cubo, nasce, sboccia, vive, muore. Noi siamo artisti di primo livello a inquinare le nostre emozioni, a fare disastri, e tutto parte da un pensiero che abbiamo tirato fuori dal passato, o da una catastrofica proiezione futura che è solo nella nostra testa. Ma io dico no?.. Ma cosa vogliamo capire, cosa pretendiamo di capire, ma se a malapena capiamo di noi stessi?...  credo che le inquiniamo le nostre emozioni, le roviniamo con tutte le nostre dannate forze, ma spegni il cervello, fatti un tuffo da un dirupo e nuota senza posa, fatti una liberatoria corsa in moto e lasciati soggiogare dall'ebbrezza della velocità, scrivi un libro e lasciati sedurre, leggi storie d'altri, fai razzia in libreria, immergiti negli abissi, fatti il cammino di Santiago de Compostela, fai, agisci, occupati di qualcuno, che non sia tu, e solo tu, e sempre tu, sposta l'attenzione dalla tua testa, spegni sto cervello che va a mille e sai che fai??... Gioca a Jenga!!! In questo gioco serve equilibrio, zero proiezioni, zero pesi, zero, serve leggerezza ed equilibrio, gioca. Ti accorgerai che non puoi tenere in equilibrio tanti bastoncini su un legnetto solo, perchè se solo fai una mossa falsa l'impalcatura che hai messo su di legnetti ti cade addosso. E invece basta mettere un legnetto per volta, quelli tengono ed è mettendo un piccolo legnetto per volta che capirai come posizionare gli altri legnetti via via. E' così che funziona con le cose del mondo, che per un gioco del destino ci capitano tra le mani, e delle volte sono così preziose, che ce ne rendiamo conto solo dopo averle irrimediabilmente fottutamente perse. Vivete, viviamole, senza troppo costrutto mentale, in fondo oggi ci siamo!!!  Gioca a jenga, tieni in equilibrio le tue emozioni, non caricare troppi legnetti, e non ti figurare orchi e dinosauri di fuoco mentre giochi che te li divorano, perchè finirebbero per farlo davvero. Gioca, divertiti e basta!!! 

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