lunedì 26 maggio 2014

Una gioia sempre vergine.

 Lo spacciatore passeggia di notte e ti incontra, ti offre una birra e un po’ di droga e poi se ne va. Siamo circondati da spacciatori, siamo spacciatori noi stessi. Tutti abbiamo bisogno di un po’ di droga, e non parlo di quella tossica, di quella che ti avvelena e ti incatena ad una sola possibilità, trovarne dell’altra subito o sei morto. Ci sono altre “ droghe”, droghe legali, più leggere, dipende, quanto lo sono, che ti fanno stare dannatamente bene, sanno di qualcosa che non sai spiegare perché, (e questo non è di certo un luogo comune, ma un dogma sacrosanto) è proprio la sensazione che hai che ti fa capire, che ti dice senza mezzi termini, che quando qualcosa o qualcuno riesce a farti stare, sentire semplicemente bene, bè tu la milionesima volta delle volte, non ce l hai , mai e quasi mai un fottuto perché. Ti dici, “ sto bene”, ti basta. Io sono nettamente contraria all'uso di droghe, non all'uso di queste, non all'abuso di queste. Ti dici che non importa se se ne va, ne troverai un altro una sera in giro, di spacciatore, avrà la faccia buona, le mani grandi e gli occhi profondi, e ti offrirà anche lui un pò di sana droga e non se ne andrà più. Tutti spacciamo qualcosa in giro, per le strade del mondo, lo facciamo senza saperlo, lo facciamo quotidianamente. Spacciamo sorrisi, presenza, contatti, sensazioni, sguardi, carezze, strette di mani, baci. Questa è la droga  di cui parlo, è quella buona che si spaccia nel mondo. La coltiverei a casa mia, clandestinamente, ne vorrei piantagioni floride e verdi, immense distese di pura, incontaminata, vergine, gioia. Due corpi che si toccano, che si congiungono sono la forma più alta di incontro, sono un esplosione di sana energia, e quell'energia ti resta dentro come una benzina per guidare una macchina, per correre lungo una strada, per battere un sentiero mai battuto prima. Il Grigna (Gianluca Grignani) parla di benza... dice che ci serve la benza per andare avanti, per sopravvivere davanti alle miserie del mondo, alle beghe del quotidiano, ai collassi inaspettati del cuore, alle grida interiori che ti dicono tante ma tante cazzate, a quella verità nascosta che sta li in fondo e che sai solo tu. Serve la benza, ne serve tanta, serve tanto cuore, poca mente, serve congelare delle volte quella razionalità che fa capolino e ti dice " Ma che cazzo stai facendo"?!?.. Serve! Serve la benza per fare un viaggio. Serve la droga buona. Serve la musica. La musica nasce dall'energia che hai dentro, se ce l hai canticchi, come ti riesce farlo, quando canticchi e ti nasce una filostrocca cantilenante da dentro, bè sei fottuto eh!... nel senso buono del termine, c'hai la benza, sai dove sta e chi può dartela, sai di avere un porto di felicità a gettoni. E vai. Ti puoi porre mille, innumerevoli perchè, che zampillano da dentro, li in fondo nelle viscere dove canta il tuo mondo, e zampillano così, disordinati, come acqua fresca e impazzita che schizza da una fonte e tu li argini, devi farlo, non te ne frega niente perchè vuoi la droga, la benza e la musica. E la droga, la benza e la musica viene a trovare te, ti scova, ovunque sei, perchè è così. E' una legge naturale, non si può andare troppo lontano senza la tua benzina, fai pochi chilometri e poi torni al distributore, non ne scegli uno a caso, perchè sai bene da chi andare. Te lo dice tutta la strada che fai, l'energia di cui ti scopri capace, le cose belle che scrivi, le cose belle che ti scoprono, perchè la benza giusta la conosci. Nessuno meglio di se stesso sa. E allora lo spaccio è legalizzato, w lo spaccio, w la droga buona. Drogatevi di una gioia sempre vergine.

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