lunedì 12 gennaio 2015

Il rossetto.




Coco Chanel che era una che "la sapeva", disse:" Se siete tristi, se avete un problema d'amore, truccatevi, mettetevi il rossetto rosso e attaccate". Bè direi che non avrebbe potuto esprimere meglio il concetto. Il rossetto, questo cosmetico fantastico, rosso intendo, come il fuoco, l'amore, la passione, la guerra, lascia tracce sul boccaglio di una sigaretta, sulla camicia di un uomo dopo un bacio furtivo sul collo, su guance o labbra, lascia una traccia, un segno, il disegno di una bocca. 
Secondo il dizionario etimologico significa " alquanto rosso". Dai Sumeri agli Egizi, alla Roma Imperiale, le donne inventavano i più svariati stratagemmi naturali per tingere la bocca, paste di polvere rossa, diverse specie di coleotteri e il solfuro di mercurio. La prima traccia di trasgressione tutta al femminile, intesa dai perbenisti ecclesiastici un insulto, un simbolo della dissoluzione, prende forma in un bastoncino di terra semisolida sopra un legnetto, e seccata al sole, diventa un valido strumento di seduzione. Parrebbe che la prima donna a subire il fascino di questo magico orpello, fosse stata la bella e dissoluta Cleopatra e poi via via tante bocche di rosso scarlatto dipinte, hanno fatto la storia della femminilità, di quel sex-appeal irrinunciabile. Da Marylin Monroe, la divina, a Rita Hayworth, Elizabeth Taylor, Grace Kelly, Ava Gardner ai giorni nostri. Un semplice tocco di rosso vermiglio, o scarlatto, su una bocca, bè non ti cambia solo l'aspetto, perchè ti valorizza alquanto, mette a nudo la forma della bocca, la incornicia e la rende sensualmente visibile, ma ti cambia dentro. Può sembrare strano ai più, non alle donne, ovviamente, che sanno perfettamente cosa intendo, perchè quando una si tinge la bocca, forse vuole sedurre gli altri, ma nel 99% dei casi, vuole sedurre solo se stessa. Ebbene si, questo qui è un orpello magico, ti seduce. Poi lo consumi come ti pare, baciando, mangiando, bevendo, lo consumi mentre le labbra si muovono, e lo consumi. E invece no! C'è quello che non si consuma, tu sei a cena con qualcuno, mangi, bevi, parli, e non si consuma, le tue labbra come d'incanto restano rosse esattamente come quando 2 ore fa sei uscita da casa. Non ho scoperto l'acqua calda, solo che non mi riesce di capire quale sia quell'intruglio misterioso, che messo sulle labbra resta lì fisso, come se lo scorrere del tempo non gli facesse una piega. Mi piace questa invenzione tutta "chanel", mi piace assistere a questo miracolo della cosmesi, mi piace pensare che c'è qualcosa che resta indelebile, per quanto, non su di me, io apprezzo ciò che si consuma, perchè mi da l'idea di qualcosa che vive ( ma questa è una mia personale opinione). Il rossetto lo metti nelle giornate storte, perchè devi attaccare la vita, come dice Coco chanel, e ti senti quella stranissima marcia in più, perchè nell'esatto momento in cui lo usi, dopo che hai dipinto la bocca di rosso, bè ti senti su on, ed è una cosa insolita, che non ti spieghi, ma accade. E' come se vestisse le tue vulnerabilità. Il trucco o make-up che dir si voglia, è proprio una gran bella invenzione. Pare che una donna non sia mai così attenta e lucida, come quando si trucca guardandosi nello specchio, tutto il resto del mondo mentre si dedica a questa ars amandi scompare. Poi è tutta una questione, come dire, di appartenenza, di sentirsi a proprio agio, nelle proprie vesti, e funziona così anche col rossetto. C'è chi si tinge la bocca decisa e ne fa sfoggio, e appena questo colorante magico comincia a dissolversi, torna alla toilette a rifarsi il trucco, c'è chi la tinge decisa e si scolora la bocca strada facendo, perchè lo trova audace, c'è chi lo usa sempre, c'è chi lo usa di tanto in tanto, c'è chi preferisce una bocca rosa pallido. Tirando le fila, io sono comunque contenta che esista. 

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