venerdì 21 marzo 2014

La primaVera sbrina.


Sono in un ritardo apocalittico con questo appuntamento qui. Non capitava da tanto. E' un pò come sbrinare un frigorifero la sensazione che mi assale.  Come quando sei li che togli le cose dal frigo, i cibi, i formaggi, le verdure, i piatti pronti e messi lì a tenersi, e poi decidi che va sbrinato il frigo, non lo sai bene se è in effetti arrivato il momento, il momento di far cadere tutto quel ghiaccio, di sciogliere le piccole e curiose stalattiti che si sono create col passare del tempo, non lo sai, però in un qualche modo provi a farlo e magari lo fai. Che poi, (piccola divagazione a parte) mi sa che ci sono quei frigoriferi della nuova generazione che basta pigiare un pulsantino e si sbrinano da sè, mi sa, ma magari sono appena caduta in errore e verrò corretta. Sbrinare è una locuzione verbale che non mi piace, da l'idea di qualcosa in accumulo, da l'idea di qualcosa che si è inevitabilmente depositato, che crea fastidio, disagio, ingombro, nei cibi del frigo, però è anche qualcosa che va fatta a un certo punto, altrimenti tutta quella brina esubera. So come si sbrina un frigo, non so come si sbrina un blog, credo servano un pò di parole calde messe lì a sciogliere il ghiaccio e magari quel processo lento ha inizio, le stalattiti si sciolgono col calore delle parole, le parole hanno un potere eccezionale, possono scaldare e gelare, ora è tempo di parole che scaldano e sciolgono. Oggi è il primo giorno di primavera. La primavera è un guaio, occhi che piangono senza motivo, la pelle che si arrossa, crisi asmatiche, il naso che cola, questo lo sanno bene gli allergici, lo so bene anch'io. La primavera è un pò come l'esordio di tutto, alberi in fiore, prati verdi, la natura è al culmine del suo fulgore, impantanata in un processo di fioritura e rinascita, è come se tutto intorno sorridesse, vi è una celebrazione esasperata del bucolico, la vita esplode matura. Gli allergici starnutiscono da un lato e la maledicono armandosi di fazzoletti e i romantici la celebrano dall'altro perdendosi in passeggiate bucoliche e lasciandosi cullare da pollini e profumi. Bè certo è che sarebbe un grosso errore logistico conciliare in questo periodo qua un allergico e un bucolico, a meno che non siano innamorati tra loro e quindi uno starnuto in più o in meno non potrebbe mai farli desistere dall'incontro. Perchè a primavera si sa, come recita il testo di una nota canzone " Mattinata Fiorentina" si sveglian le bambine e alle cascine messere Aprile fa il rubacuor e a tarda sera madonne fiorentine quante forcine si troveranno sui prati in fior".  Il giorno ideale per sbrinare un frigo, per sbrinare un blog, per sbrinare un cuore o un cervello, un giorno di primavera, il primo che ne sottende tanti altri che verranno via via più caldi, si spera scioglieranno residui di gelo, sbrineranno ben bene taluni paesaggi stalattitici rimasti lì a dispetto del primo tepore. Artemide è in agguato, ma nulla potrà contro la primaVera sbrina.

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